Originario di Prato, classe 1975 e appassionato di impasti. Il suo impegno e la sua creatività lo portano oggi a ricevere l'ambito titolo di Pizzaiolo Stellato conquistando ben 3 Stelle della Guida Peperoncino Rosso.
Per lui la lavorazione degli impasti è la fase che maggiormente lo ispira.
Non a caso, da quando ha messo piede nel ristorante in cui lavora ha subito apportato dei miglioramenti all’impasto e agli ingredienti utilizzati per le pizze.
Si è distinto per il suo talento preparando una pizza a base di ingredienti italiani: mozzarella di bufala e pomodorini del piennolo. Per l’occasione, egli ha realizzato la stessa pizza ma in due tipi di impasti differenti.



La pizza veste lo spazio di colori e profumi.
E quando arriva in tavola si innamora il mondo.
Prima di raggiungere il titolo di Pizzaiolo Stellato e diventare uno dei professionisti dell’arte bianca più conosciuti a livello mondiale, egli percorre una gavetta in cui si alternano sacrifici e soddisfazioni. Durante l’adolescenza decide di interrompere gli studi di Ragioneria per motivi familiari. Nel 2012 decide di formarsi presso un’agenzia formativa specializzata nella formazione professionale dell’Arte Bianca della pizza Napoletana.
Durante il corso, Alessandro conosce il suo maestro e mentore, Raffaele Sorrentino. Quindi, comincia un percorso da corsista e stagista. Il maestro gli affida la responsabilità della lavorazione dell’impasto tradizionale. Tra i due nasce un bel rapporto e nel 2015 Alessandro Militello decide di fare una prima esperienza di lavoro oltre i confini. Così parte per la Germania.
Chi è Alessandro Militello?
Scopriamolo insieme...
Attualmente si trova in Germania e lavora all’Osteria in kaiserstrasse 18 Waldshut-tiengen, un ristorante pizzeria con 80 coperti in sala, a cui si aggiungono altri 40 all’esterno. Per lui la lavorazione degli impasti è la fase che maggiormente lo ispira. Non a caso, da quando ha messo piede nel ristorante in cui lavora ha subito apportato dei miglioramenti all’impasto e agli ingredienti utilizzati per le pizze. Al momento, egli si limita a poche varianti ma la sua ambizione è ampliare il menù, far conoscere e apprezzare i sapori italiani alla clientela locale, composta prevalentemente da tedeschi e svizzeri.
Nel 2017 il maestro Sorrentino lo richiama per la lavorazione di nuovi impasti: ben 5 tra quello tradizionale e le versioni alternative (khorasan, integrale, gluten free e all’acqua).
Quella esperienza costituisce una vera e propria svolta nel percorso professionale di Alessandro Militello. Egli trova davanti a sé una sfida formativa e lavorativa importante: deve lavorare in un laboratorio per impasti dove sperimentano un concetto nuovo di pizza, che si pone a metà strada tra quella tradizionale e le varianti gourmet.
Il pizzaiolo stellato e il suo mentore, successivamente, vengono scelti per l’innovazione e la presentazione dell’impiattamento. Inoltre, essi si distinguono per l’alta qualità delle materie provenienti dal Belpaese. Il loro successo suscita l’attenzione del critico gastronomico Leonardo Romanelli. Questi li invita a provare nuovi tipi di farina e quelle antiche. Inoltre egli decide di coinvolgerli nell’evento Le delizie di Romanelli.
La gestione di 5 impasti è un vero banco di prova. Ogni giorno arriva a fine giornata stanco ma motivato e sempre più appassionato. Tra i commensali vi sono anche personaggi noti come Piero Pelù, Povia e Gabriel Omar Batistuta. Il livello raggiunto lo ripaga degli sforzi compiuti fino a quel momento e decide di andare avanti nella formazione frequentando, nel 2019, l’Accademia pizzaioli di Portogruaro, una scuola riconosciuta a livello nazionale e internazionale per il suo docente e presidente Enrico Famà. Al termine del corso di alta specializzazione, il pizzaiolo stellato consegue il titolo di Istruttore pizzaiolo. Infine, nel 2020 si specializza nella preparazione della pizza in teglia seguendo il corso di Gabriele Bonci.